mercoledì 10 aprile 2013

giovedì 22 marzo 2012

Mutuo aiuto tra le famiglie

Viaggio Nella classe


Metti un pomeriggio di fine inverno, tiepido e soleggiato…
Metti tanti bimbi che devono fare i compiti e hanno voglia di giocare…
Metti un giardino dove correre e una merenda in cui ciascuno ha espresso un po’ delle proprie capacità e tradizioni….
Ma soprattutto, metti tanta voglia di conoscersi e di condividere con altre famiglie quel pezzo di strada che percorriamo coi nostri figli nella scuola elementare….
…Ed ecco come un sabato pomeriggio qualunque é diventato un momento di festa e i compiti un’avventura divertente, in cui scoprire la possibilità di aiutarsi e collaborare
Così sabato 10 marzo, nell’ambito del progetto “Il mondo che vorrei”, con l’aiuto di Giorgia e Costanza, educatrici della cooperativa “Comunità del Giambellino” ,abbiamo fatto un primo esperimento: i bambini della seconda A e della seconda C e noi genitori ci siamo incontrati negli spazi della cooperativa in via Bellini 6 e, mentre i bambini con l’aiuto di volontari ( i bravissimi animatori dell’associazione “ci vuole un fiore”) hanno fatto i compiti e giocato insieme , noi “grandi” abbiamo potuto dedicare qualche ora a conoscerci, chiacchierare e confrontarci sulle nostre aspettative e difficoltà nella scuola, ma anche sulle nostre risorse e disponibilità.
Risultato: i bimbi hanno fatto i compiti senza bronci né proteste, inventando anche soluzioni di proficuo “auto aiuto” ed hanno goduto qualche ora di gioco tra compagni fuori dalle regole della scuola.(Mio figlio alla domanda: “da 1 a 10 quanto ti sei divertito?” Ha risposto”20”!)
Anche noi adulti del resto siamo stati bene, abbiamo identificato qualche necessità ed abbiamo espresso il desiderio di replicare quanto prima.
Non so esattamente dove ci potrà potare questo “viaggio nella classe”, ma da sabato ho davvero la bella sensazione di non viaggiare sola e di poter usufruire con i miei “compagni di viaggio” ,oltre che delle nostre risorse, anche di spazi e iniziative sul territorio che potrebbero esserci utili nel percorso educativo e scolastico dei nostri figli.



Sarah

lunedì 6 febbraio 2012

Dice il saggio.. 2012


Continua la raccolta di frasi buffe dei piccolini della scuola dell'infanzia di via Soderini.

1.    Lei è vivace ma gentile
2.    Quando ho finito vieno
3.    Lei ha “corrato” per tutta la classe
4.    Che vita!
5.    Ma quella giusta della verde si chiama Ivana “mora”
6.    La palla ha dato un calcio al piede
7.    Non si può fare sempre quello che si vuole, io volevo fare la Formula 1 ma non posso
8.    “La mia nonna è vecchissima” – “La mia, invece, è ancora nuova”

    1.Sai che mia sorella ha zero anni e ha già 5 denti?!!
2.Maestra, ti dò un consiglio…..
3.E’ un braccialetto che mi ha regalato un signore tutto nero con i denti bianchi
4.Quando ci si arrabbia uno dice scusa e si fa la pace
5.La mia lingua è vecchia: ho il raffreddore
6.Io di che colore sono?
7.Oggi Giulio ha mangiato grilli perché è tutto il giorno che salta!
8.Mia nonna è più alta di te…

lunedì 9 gennaio 2012

GIORNALISTI IN 5°A


Lello e Clizia Gurrado hanno tenuto una lezione di giornalismo.

Giovedì 27 ottobre 2011 Lello e Clizia Gurrado hanno raccontato la loro carriera professionale agli alunni di 5°A della scuola Primaria Nazario Sauro di via Vespri Siciliani a Milano.
I due giornalisti sono stati invitati affinché i bambini potessero conoscere due esponenti della carta stampata e, attraverso i loro racconti, avvicinarsi con entusiasmo al mondo del giornalismo.

- La mia passione per il giornalismo è nata sui banchi di scuola, al liceo Berchet, quando scrivevo per il giornalino della scuola, che si chiamava “Senza Titolo! - ha raccontato Lello Gurrado ai piccoli aspiranti.

Poi la sua passione è diventata professione all’età di 18 anni, quando è stato assunto alla redazione de “La Notte”. Da allora non ha più smesso di fare il giornalista. E’ stato cronista, caporedattore e direttore per diverse testate giornalistiche, tra cui il “Corriere della Sera”. Attualmente si dedica di più all’attività di scrittore perché è convinto che il giornalismo si sia troppo omologato e inaridito, al contrario della scrittura narrativa che dà maggiormente sfogo alla fantasia. E’ infatti appena uscito il suo ennesimo libro ”Invertendo l’ordine dei fattori”(ed. Marcos y Marcos ).

Nel corso dei cinquant’anni di carriera ha incontrato tante persone, alcune insignificanti e altre leggendarie come Enzo Ferrari; e ha toccato con mano tante realtà, alcune crude come quelle della comunità di Don Mazzi e altre epiche come quelle dello sport. Ha quindi maturato una grande esperienza ed è per questo che i bambini gli hanno chiesto dei consigli.

-Per diventare dei bravi giornalisti - ha risposto Gurrado – occorre avere coraggio, non avere paura di dire la verità e non accontentarsi delle notizie apparenti; bisogna SCAVARE dentro la notizia e avere la schiena dritta! Se volete scrivere un buon articolo, dovete usare un linguaggio semplice, fatto di soggetto, predicato e complemento oggetto, senza troppi aggettivi!

Affascinata dal rumore dei tasti della macchina da scrivere, che sentiva battere dal padre la sera, prima di addormentarsi, fin da piccola, Clizia si è dilettata a scrivere fatti di vita quotidiana tra le mura di casa fino a quando, a 16 anni, ha esordito con il suo primo libro “Sposerò Simon Le Bon”, da cui è stato tratto il film omonimo. Ha seguito le orme del padre, occupandosi di musica e gossip per diversi periodici ed ora dirige un ufficio stampa di moda.

Padre e figlia sono accomunati dalla stessa passione per la scrittura.
Ed è proprio questa che hanno voluto trasmettere agli alunni di 5°A, che hanno ascoltato con grande interesse e curiosità i loro relatori.
Tra fiumi di applausi, foto-ricordo e autografi, Lello e Clizia hanno lasciato la scuola con l’augurio che qualcuno tra loro possa diventare in futuro un vero e proprio giornalista come loro!

Gli alunni della 5 A di via Vespri.


venerdì 20 maggio 2011

“IL RACCONTO HORROR”

Tra i diversi argomenti di produzione scritta trattati quest’anno, da noi bambini della classe IV B, insieme alla nostra maestra Maria Fratto, quello che ci ha maggiormente interessati è stato il racconto Horror. Dopo aver approfondito vari brani sulla paura siamo riusciti anche noi a produrre dei racconti lavorando in gruppi. Questo lavoro ci ha permesso di affrontare e superare le nostre paure più nascoste!

LA CLASSE SENZA PAURA

Mummie, Zombie, Anime orripilanti,
con le sciabole in mezzo alle fronti…
sono questi gli ingredienti,
per scrivere storie sorprendenti!
Mettici un pizzico di coraggio e di mistero
per affrontare un lungo viaggio…
nel tunnel della paura
che diventerà una grande avventura!
                                                                                                                      Maria Fratto


TEMA: “ LA FORESTA MISTERIOSA”
“I nostri genitori ci avevano sempre vietato di giocare al di là della città,perché quel luogo nascondeva mille pericoli ma noi un giorno disubbidimmo e ci inoltrammo nella foresta proibita….”
Ci eravamo persi in una foresta misteriosa! All’ improvviso sbucò un essere terrificante! I suoi occhi erano color rosso sangue come quelli di un lupo mannaro che ulula nel buio, e , qualche piccolo ciuffo di peli ricoperto da verdi e schifosi vermi ricadeva sulla sua testa quadrata.  Era muscoloso e pieno di peli  lunghi e rossi; le sue zampe color verde dalle unghie affilate erano enormi. Pervasi da una grande paura, iniziammo a correre velocemente per fermarci davanti ad un grande castello dalle mura piene di scarafaggi che scavavano i vecchi mattoni scuri . Accanto al castello c’era un grande cimitero che sorgeva in bella vista; ad un tratto iniziarono a sbucare delle enormi mani scarne e dopo apparvero mummie e uomini dai volti senza occhi e bocca. Senza pensarci entrammo in quel castello oscuro  e dai quadri appesi alle pareti capimmo subito che era la dimora del conte Dracula. Antonios si posò su una piastrella del pavimento e si aprì una porta  che lo  risucchiò in un  buco nero. Preoccupati per lui, lo cercammo dappertutto trovando solo un grande diamante  che risplendeva nell’oscurità! Alice lo prese azionando così delle micidiali trappole mortali: dal soffitto spiccarono il volo numerose frecce e sul pavimento  si formarono moltissimi fossati ,  la povera Alice venne colpita da una freccia e cadde in un fosso scomparendo alla nostra vista. Nel frattempo Antonios non avendo più né acqua e né cibo, cominciò a mangiarsi le unghie delle mani dalla paura, aspettando impazientemente che qualcuno di noi lo salvasse… Alice , invece, si era seduta per terra cercando  di tamponare il sangue che sgorgava dalla sua ferita, ma un branco di lupi affamati che si trovava poco più in là non appena fiutò l’odore del sangue incominciò a cacciare la preda. Intanto entrammo in una grande biblioteca e  Marcelo  a cui piaceva leggere molto i libri, ne tirò fuori uno e immediatamente scivolammo in un grande buco perdendo i sensi. Quando ci risvegliammo, davanti a noi c’era Antonios che saltava dalla gioia  nel constatare che eravamo vivi! Ad un certo punto decidemmo di fuggire da quel luogo oscuro  perché ne avevamo abbastanza: avevamo rischiato la vita per avventurarci nella foresta  e non sapevamo se Alice fosse ancora in vita! Sulla nostra sinistra c’era una porta marrone di ferro che si aprì  e in quella stanza trovammo la nostra amica tramortita distesa sul pavimento. Tutti i maschi la sollevarono con le loro forti braccia,finalmente trovammo un’uscita e  ci rifugiammo in una casetta che avevamo trovato nella foresta. Dopo un po’ qualcuno bussò alla porta: era un vecchio, il proprietario  della casa, noi gli chiedemmo se ci poteva indicare la strada che portava verso la città e lui sorridendo ci disse di seguirlo. Dopo un po’ di cammino avvistammo i tetti della nostre  case, eravamo finalmente fuori da quella foresta spaventosa! Ringraziammo il vecchietto che sparì in un batter d’occhio .Allora corremmo velocemente( specialmente i maschi) trovando un ospedale in cui lasciammo Alice per due giorni. Dopo una settimana ci riunimmo tutti a casa di Bem e giurammo di mantenere  segreta questa paurosa avventura: quella di undici ragazzi che per una disubbidienza si inoltrarono in una foresta terrificante e scamparono a mille trappole …!
 MANUELA-SARA- ALICE-BEM- CAROLS- SABRINA- MICOL- TEODORA- ANTONIOS- ANTONINO-MARCELO



TEMA: “ LA MUMMIA”.

“Un giorno, mentre stavo visitando un museo famoso dov’era custodita un’antichissima mummia  egizia, improvvisamente si risvegliò…!”
Era con la pelle verde ricoperta di bende sporche e strappate; i suoi occhi erano rossi  come le fiamme di mille fuochi. Camminava lentamente come uno zombie e incuteva molto terrore!  Ad un certo punto mi afferrò la spalla e mi portò con sé nei sotterranei del museo, dove c’era una grotta molto sporca piena di ragni e pipistrelli. Dopo un po’  scoprii che la mummia mi aveva catturato perché voleva prendere i miei organi per completare il suo corpo e prendere così vita! In quel momento sentii lo squittire di un topolino che  riuscì ad intrufolarsi nelle bende della mummia procurandole molto prurito. Approffittando della distrazione di quell’essere intento a grattarsi , scappai  e finalmente riuscii a trovare una scala che portava direttamente all’uscita di quello orribile museo. A metà strada, però trovai il guardiano del museo che mi chiese il motivo  per il quale ero così spaventato e quando gli raccontai quello che era accaduto mi credette, infatti prese una pistola e si precipitò a cercare la mummia.  La trovò e con una pallottola la trasformò in cenere! Sfortunatamente il mostro si ricreò, uccise la guardia e ne prese gli organi  e accorgendosi nuovamente della mia presenza mi inseguì fino all’uscita. Per fortuna un raggio di sole colpì la mummia che per paura di essere polverizzata tornò nel suo sarcofago,  così  riuscii a tornare a casa sano e salvo ma terrorizzato di quanto era accaduto!
Il giorno dopo tornai al museo con mio padre, ma la mummia era immobile nel suo sarcofago come se non fosse successo niente. Comunque mi accorsi subito che c’era qualcosa di strano: non sembrava lo stesso essere che mi aveva inseguito! Notai che le sue bende erano candide e il corpo sembrava vuoto,allora,  provai a toccarla ed essa cadde sul pavimento frantumandosi in mille pezzi.  Una folata di vento mi accarezzò il viso ,  mi svegliai  e capii che avevo fatto solo un brutto sogno! Scesi dal letto e accanto al mio comodino notai un mucchietto di cenere , la raccolsi e mi ritrovai nuovamente nel museo…!

ABANOB- SURANI NIKOLSON- MARCO – HILANA- ANDREA M.- PIETRO – ANGIE- MARIAM- ANDREA L. – KEVIN – ALESSANDRA - GINEVRA